Quando il lavoro creativo sembra un gioco da ragazzi
24 agosto 2016 | Vita da Agenzia

Quando il lavoro creativo sembra un gioco da ragazzi

Se fosse facile, lo farebbero tutti

by Raffaella Calso
Redazione Metropolitan ADV

Non spostiamo sacchi di farina. Non mescoliamo cemento. Non ci sporchiamo le mani di carbone. Tutto vero.

Il nostro è un lavoro senza dubbio stimolante, spesso divertente, a volte leggero. Passiamo le giornate a studiare forme di comunicazione sempre originali. Osserviamo tutto quello che ci circonda per farne idee creative. Se abbiamo da consegnare un lavoro non esiste, per noi, orario o giorno festivo che tenga. Poi cerchiamo di essere sempre propositivi e carini con chi ci chiede una mano, dedicando il nostro tempo e la nostra professionalità.

Stringhe di codice, pixel, grammature di carta, tipologie di stampa... ogni giorno dalle nostre mani e dai nostri occhi passano mille cose diverse, come diverse sono le cose di cui ci occupiamo e che sappiamo fare. E per saperle fare al meglio abbiamo studiato, viaggiato, lavorato sodo.

Questo nostro saper fare, che è anche una forma di saper essere, ha un costo.

Così come ha un costo il caffè al bar, o il radiatore dell'auto che si rompe. Anche noi siamo dei lavoratori, come lo sono i panettieri e gli idraulici.
I servizi, anche se non si possono toccare, hanno un valore che è dato dall'ascolto dell'esigenza del nostro cliente, dall'interpretazione del suo bisogno, dal fermarsi a pensare ad una strategia per risolvere il problema e dal cercare gli strumenti per raggiungere l'obbiettivo. Il tutto mettendoci sempre il massimo impegno perchè la resa sia ottimale, il cliente soddisfatto e noi contenti.

Il mondo è cambiato, i mestieri sono cambiati, i muscoli coinvolti nel lavorare sono cambiati. Ma non è un caso se il lavoro, nel nostro dialetto, si chiama fatica: se fatto con professionalità costa tempo, impegno e sacrificio. Qualunque esso sia.