Pokèmon Go, tra follia e opportunità
18 luglio 2016 | Vita da Agenzia

Pokèmon Go, tra follia e opportunità

Il fenomeno dell’estate 2016 visto da noi

by Valentina Chittano
Redazione Metropolitan ADV

E' arrivata nelle nostre vite come uno tsunami, spazzando via i deliri causati dall'impressionante calura estiva e imponendosi, a sua volta, come delirio collettivo: è Pokèmon Go, l'applicazione per smartphone sviluppata da Niantic per iOS e Android. Si tratta di un gioco che utilizza la realtà aumentata e la tecnologia GPS, creando una sovrapposizione di reale e virtuale che ha per protagonisti i mostri tascabili giapponesi, pilastri di chi è stato bambino sul finire degli Anni '90, primi Duemila.
Un'app che è un po' la celebrazione del primo ventennio del gioco, un po' una coccola per i nostalgici del genere e un po' un esperimento sociale: di fatto è il fenomeno ludico dell'estate e ha portata planetaria.

Come ci spiega Damiano Congedo in un interessante articolo  pubblicato di recente sul suo blog, Pokèmon Go rappresenta anche un'imperdibile opportunità di marketing per aziende ed attività commerciali che vogliono sperimentare forme nuove di acquisizione e fidelizzazione dei clienti.

Una pianificazione strategica, coordinata da chi per mestiere mastica comunicazione e tecnologia, può dare risultati inaspettati, come l'improvvisa invasione del proprio locale o l'assalto di una piccola attività commerciale da parte di Pokèmon addicts, per il solo sospetto che all'interno vi sia qualche piccolo mostriciattolo raro da catturare.

Voglia di sperimentare ne abbiamo?

Decisamente si! I nostri cervelli creativi (e un po' folli) sono già al lavoro per progettare spazi e luoghi che possano accogliere al meglio i 151 Pokèmon esistenti e i loro appassionati e instancabili allenatori!



>> Damiano Congedo è digital strategist & startup mentor di Clhub, una società che si occupa sia di affiancare le aziende con la parte di Corporate Accelerator per accelerare lo sviluppo dell’impresa, sia le startup con il Venture Incubator investendo direttamente nella creazione di nuovi modelli di business.