Cosa ci inventiamo oggi?
08 luglio 2021 | Persone

Cosa ci inventiamo oggi?

A scuola con il Prof. Daniele Manni per aumentare la fiducia in se stessi

by Daniela Natale
Redazione Metropolitan ADV

Un intraprenditore d’altri tempi. Ma non passati. Di tempi futuri. Daniele Manni, nonostante l’umiltà autentica che traspare dall’incontro con la sua persona, rappresenta quanto di più sorprendente ci si possa aspettare di trovare dietro a una cattedra. Forse perché, con il corpo e con la mente, dietro una cattedra, il professore di informatica al Galilei-Costa-Scarambone di Lecce non riesce (e non vuole) proprio starci.

L’insegnamento delle sue discipline avviene grazie a un approccio innovativo: il prof. Daniele Manni, infatti, si allontana dai consueti canoni che definiscono il concetto stesso di “insegnamento”, accompagnando i propri alunni e le proprie alunne in un percorso creativo-formativo che ha la materia come aggancio, la scuola come mezzo e la crescita della fiducia in se stessi come fine ultimo. Il suo è quindi un approccio molto pratico, concreto e stimolante che prende il via, come un viaggio, all’inizio di ogni nuovo anno scolastico. L’obiettivo è “inventare” e dare vita al proprio progetto imprenditoriale realizzando vere e proprie analisi di fattibilità, indagini di mercato, prototipi, piani di comunicazione e lancio sul mercato del prodotto o servizio. 
Ogni idea è meritevole di fiducia da parte del Prof. purché sia nuova e utile, quindi creativa. 
 
Daniele Manni, grazie al suo passato da imprenditore (o, come preferisce definirsi, da intraprenditore, in quanto da sempre orientato allo sviluppo di progetti più o meno audaci) affianca i suoi studenti nelle diverse fasi di sviluppo del progetto, vivendo con loro anche le cadute e i fallimenti. E, a suo dire, niente come il veder infrangere un proprio piccolo sogno rappresenta un’occasione formativa, dolorosa ma funzionale alla crescita personale e professionale di ogni studente.
Come confermato dal prof. Manni, non tutti gli studenti hanno la stoffa dell’imprenditore, né tanto meno è scontato che ci sia dell’interesse verso il mondo dell’imprenditoria. Ciò che conta davvero, al netto della soddisfazione nel vedere realizzato o acquistato un proprio progetto, è il percorso che si fa nel mentre: ogni passo del percorso consente di forgiare un aspetto del proprio carattere, di allenare una propria naturale tendenza, di maturare le famose soft skills oggi tanto richieste nel mondo accademico e del lavoro. Gestire i fallimenti propri e altrui, saper lavorare in team, diventare un problem solver sono solo alcune delle competenze trasversali che Daniele Manni cerca di sviluppare nei ragazzi e nelle ragazze delle proprie classi. 
E se farlo di persona è entusiasmante, in DAD il percorso si rivela più arduo, ma non meno intrepido. Nei mesi più duri della prima fase della pandemia, l’interesse degli studenti non si è mai spento, anzi, si è rivelato quanto mai orientato all’ottimismo. Il rallentamento fisiologico nello sviluppo dei progetti e l’incertezza generale hanno addirittura fatto da catalizzatore in un quadro complessivo disarmante.
 
Ciò che più ha impegnato, e che ancora impegna, il prof. Daniele Manni durante le lezioni a distanza è la ricerca di modi alternativi per non spegnere l’entusiasmo dei ragazzi e delle ragazze. E per farlo la cosa fondamentale è stata, ed è tutt’ora, la tutela dell’empatia nei loro confronti. Oltre l’impegno richiesto per il raggiungimento degli obiettivi scolastici c’è infatti un mondo invisibile fatto di emozioni, di stati d’animo, di sogni che spesso le famiglie dei giovani ignorano e che spetta alla scuola, per il tramite dei docenti, “leggere” e attenzionare. La scuola - in questo periodo storico più che mai - è chiamata a mettere al centro delle proprie dinamiche lo studente in quanto persona, comprendendone le difficoltà e attivandosi per risolvere gli aspetti critici che ne compromettono la serenità della crescita.
Non è ancora dato sapere quale sarà il prezzo che gli studenti pagheranno per la situazione straordinaria che nell’ultimo anno ha stravolto le nostre vite e che ancora ne condiziona ogni singolo giorno. Ma il prof. Daniele Manni, con il suo esempio, continuerà a sostenere i suoi ragazzi e le sue ragazze, incoraggiando la loro creatività. E sarà anche aggrappandoci all’entusiasmo delle nuove generazioni e alla passione di chi le guida con audacia che, dopo l’imprevista e imprevedibile caduta, ci potremo rialzare.
 
Articolo apparso su Kamala Magazine, n. 5 Giugno 2021, semestrale gratuito scaricabile qui